Ecco un nuovo mio articolo sui viaggi responsabili e solidali. Questa volta vorrei scrivere di come si può fare una vacanza responsabile alle Isole Canarie, di come scegliere l’isola giusta per fare una vacanza ecologica e perché si deve fare attenzione al modo di viaggiare quando si sceglie di fare un giro su queste isole.
La pandemia ha segnato un prima e un dopo: la vacanza non è più un moto o luogo, ma un modo di essere. Tornare a viaggiare è sentire sulla pelle la libertà, la nostra rinascita e mai come ora il turismo sarà sempre più sostenibile, slow, multigenerazionale, immersivo.
E se stai leggendo queste righe significa che anche tu sei un turista responsabile e consapevole dell’urgenza di cambiare ottica e modo di viaggiare.
E lì, tra l’Europa e l’Africa, nel punto più occidentale e meridionale della Spagna si trova un paradiso : è l’arcipelago atlantico delle Canarie , dove il clima è sempre caldo e il patrimonio naturale è inestimabile.
Si tratta della meta perfetta per ogni tipo di viaggio, tra cui escursioni nei parchi nazionali, windsurf , sci e vita notturna .
Spero che la mia guida ti ispiri a dare un’occhiata più da vicino alle Canarie e prenderle in considerazione per una futura vacanza.
Canarie, un paradiso nell’oceano
Contenuti della pagina:
Le isole sono sette (Gran Canaria, Tenerife, Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, El Hierro, La Gomera), ognuna unica e con caratteristiche diverse.
Oggi ti porto alla scoperta di queste isole paradisiache che, nonostante il turismo di massa, negli ultimi anni si stanno impegnando sempre di più nella tutela dell’ambiente , puntando sullo sviluppo sostenibile.
Ciascuna isola ha una personalità unica, dalle sabbie dorate di Fuerteventura, al verde lussureggiante di La Palma, dalle nere spiagge vulcaniche di El Hierro alle tonalità rosse di Lanzarote.
Le Isole Canarie soddisfano i gusti di tutti i viaggiatori, sia che amino le vacanze solitarie o che prediligano i pacchetti organizzati.
Purtroppo però, queste isole sono una sorta di macchina di soldi, ma i guadagni non sono equamente distribuiti tra le comunità locali. L’alto tasso di disoccupazione e lo stato alquanto precario del sistema di previdenza sociale sono una realtà per molti abitanti.
Per fortuna una serie di iniziative ambientali, come gli ingenti investimenti nello sfruttamento dell’energia eolica, stanno iniziando a dare i loro frutti.
Anche l’eccessivo afflusso di turisti può rappresentare un problema. In tal caso, la soluzione potrebbe essere l’introduzione dell’imposta per il turismo sostenibile, come già applicata nelle Isole Baleari, grazie alla quale si terrebbe sotto controllo il numero di visitatori.
Così facendo, verrebbero realizzati progetti in ambiti come la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale dell’arcipelago.
Grazie agli alisei che soffiano costantemente scacciando le nuvole, i cieli di notte sulle isole canarie sono tra i più limpidi d’Europa. Dopo La Palma e gli altopiani di Tenerife, anche Fuerteventura ha ottenuto dall’Unesco la qualifica di Starlight Riserve.
Cos’è una Riserva della Biosfera?
Le Riserve della Biosfera sono ecosistemi unici. Contengono piante e animali di insolito interesse scientifico e naturale. Sono usati per incoraggiare la conservazione di tutti gli esseri viventi.
Questo è noto come biodiversità. Incoraggiano anche l’uso sostenibile. Non solo sono riconosciuti a livello internazionale, ma sono nominati dal governo e rimangono sotto l’autorità statale.
In breve, sono riconosciute come aree ecologicamente vitali, che sono protette dal governo.
Le Riserve della Biosfera coinvolgono le comunità locali e tutte le parti interessate nella pianificazione e gestione. Integrano tre “funzioni” principali:
- Conservazione della biodiversità e della diversità culturale
- Sviluppo economico socio-culturale e ambientalmente sostenibile
- Supporto logistico, sostegno allo sviluppo attraverso la ricerca, il monitoraggio, l’istruzione e la formazione
Le aree naturali sono uno dei beni più preziosi delle Isole Canarie. Ce ne sono così tanti e sono così diversi che è quasi impossibile trovare un aggettivo che li descriva tutti.
Foreste, dune di sabbia, vulcani, piscine naturali… Una natura incontaminata che dipinge di contrasti i paesaggi delle isole.
Quattro Parchi Nazionali e sei Riserve della Biosfera fanno sì che le isole siano considerate uno degli ecosistemi più preziosi al mondo. Ci sono molti modi per godersi le aree naturali delle Isole Canarie.
Ma adesso inizio a descrivere una per una queste meravigliose isole spagnole.
Gran Canaria, il continente in miniatura
Gran Canaria si presenta come un piccolo continente , con climi ed ecosistemi differenti, dalle cime montuose alle scogliere , dai boschi alle spiagge.
Nel cuore dell’arcipelago, estesa su un’area di 1560 km, Gran Canaria è la terza isola delle Canarie per dimensioni. Inoltre, è una delle isole più frequentate, dopo Tenerife, e richiama ogni anno circa 3,3 milioni di visitatori.
La zona occidentale dell’isola è stata dichiarata Riserva della Biosfera nel 2005 e le esperienze da provare sono infinite: whale watching , passeggiate nel parco di El Nublo, 60 km di spiagge, senza dimenticare un po’ di shopping e musei.
Qui è possibile acquistare l’unico caffè coltivato in casa in Europa, cioè, nella Valle de Agaete dove si coltiva il caffè dal 18° secolo. Su quest’isola c’è anche una rinascita generale della cultura canaria, che risale al popolo berbero che precede gli spagnoli, che conquistarono le isole nel XV secolo.
Scopri le grotte di Gran Canaria, un tempo dimora di molti berberi, molti dei quali sono ora in fase di restauro. Cenobio de Valerón a Gran Canaria è un bell’esempio di questi antichi stili di vita. Si tratta di circa 300 caverne dislocate su vari livelli di un pendio, un tempo impiegate come magazzini per il grano, ma anche per la celebrazione di riti religiosi.
Consigli utili:
Fuggi dal sud di Gran Canaria e dirigiti verso la costa settentrionale: all’improvviso, ti sembrerà di essere entrato in un libro di Gabrielle Garcia Marquez. Vai alle feste locali, come la Fiesta de Charco, per vedere le vere tradizioni locali in azione.
Tenerife, l’isola ecologica
Tenerife è l’isola più grande e più alta delle Canarie e sorprende i suoi visitatori per la sua cultura e per la diversità dei suoi paesaggi. Ci si può rilassare sulla spiaggia, per poi arrivare a 3.718 metri sul livello del mare, sul vulcano Teide , il terzo più alto nel mondo.
Nonostante le sue dimensioni, l’isola ha due Patrimoni dell’umanità : il Parco Nazionale del Teide, con i suoi paesaggi lunari , e il centro storico di La Laguna, con la sua bellissima architettura coloniale.
Da non perdere la bellissima spiaggia di La Tejita, che si trova alle pendici della Montana Roja e a soli 10 min di cammino da El Medano e l’incredibile Anaga Rural Park, una pittoresca catena di cime vulcaniche, sempre verde grazie al clima fresco e umido.
A Tenerife qualche anno fa è stato inaugurato un villaggio con 25 abitazioni bioclimatiche , completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Tenerife è considerata una delle migliori destinazioni per chi è in cerca del sole invernale e qui gli appassionati di immersioni potranno scegliere tra una vasta gamma di attività, da corsi per principianti a spedizioni guidate nelle profondità dell’oceano.
Consigli utili:
Dì no ai delfinari e al mantenimento in cattività di balene o delfini. Tenerife ha un prolifico delfinario, con delfini, leoni marini e persino sei orche. L’orca più recente ad essere stata portata in questo parco acquatico, Loro Parque, è Morgan. È arrivata nel 2011, nonostante gli appelli mondiali dei principali ambientalisti come il WWF.
Questi mastodontici mammiferi, usati per eseguire trucchi per il nostro divertimento, sono creature sociali sempre in movimento. Quindi secondo me, essere rinchiusi in vasche, lontano dalle madri o dal gruppo sociale non è solo crudele, ma estremamente dannoso.
Cosa puoi fare tu? Vai invece a vedere le balene in natura. Cerca pescherecci o barche, che mantengono una distanza di sicurezza e una rotta costante per non spaventare o disturbare i cetacei nel loro habitat naturale.
Turismo verde a Fuerteventura
Non solo l’intera isola è una Riserva della Biosfera, ma questa protezione si estende fino a 3 miglia al largo. Ci sono numerosi parchi naturali sull’isola ed è ricca di sole e di spiagge.
Molte strade hanno anche piste ciclabili dedicate. Una volta arrivato al tuo alloggio, andare in bicicletta è un ottimo modo per ridurre la tua impronta di carbonio.
Per quanto riguarda il benessere degli animali, il lavoro è in corso. L’ Agenzia per l’ambiente dell’isola sta cercando di reintrodurre le tartarughe in via di estinzione sulla costa occidentale. Per raggiungere questo obiettivo, le uova delle tartarughe caretta vengono importate e poste in nidi artificiali.
Quando le uova si schiudono, le giovani tartarughe vengono tenute in apposite vasche per 2 anni fino al momento del rilascio. Si spera che le femmine caretta tornino sulle stesse spiagge per deporre le uova tra qualche anno. Se lo faranno, sarà la prima volta in oltre 100 anni che le tartarughe nidificano qui.
Fuerteventura ha scoperto la propria vocazione turistica più tardi delle altre isole, perciò il turismo è piuttosto giovane. Il numero di visitatori, tuttavia, è in crescita, grazie alla fama dei suoi spettacolari paesaggi e della pacifica quiete che l’isola è in grado di offrire.
Le ampie spiagge bianche attirano gli amanti del sole: quelle meglio attrezzate sono quelle situate a nord dell’isola, nella zona di Coralejo, mentre le più selvagge si trovano nei pressi di Cofete.
La costa di Jandía è perfetta per il surf e il windsurf, mentre i richi fondali rappresentano un vero paradiso per i subacquei.
Fuerteventura, è una delle isole meno popolose delle Canarie rispetto alle sue dimensioni e possiede le spiagge più belle dell’intero arcipelago, che si estendono sulla costa per chilometri. Gran parte del suo entroterra, arido e caratterizzato da dune e rilievi montuosi, ricorda il Sahara occidentale, che dista soltanto 100 km verso est.
Viaggio responsabile a Lanzarote
È l’isola più antica delle Canarie ed è caratterizzata da suoli vulcanici neri e rossi che trovano la loro massima espressione nel Parco Nazionale di Timanfaya, la principale attrazione di Lanzarote.
Già Riserva della Biosfera nel 1993, Lanzarote è diventata la prima destinazione al mondo a ottenere una certificazione di turismo sostenibile, la certificazione di Turismo Responsabile della Biosfera. Il premio riconosce il duro lavoro di Lanzarote negli ultimi 20 anni.
Lanzarote, nota come “La Isla del Fuego” è quasi del tutto priva di vegetazione. Molti turisti, incantati dalle forme e dai colori del suo paesaggio vulcanico unico, la considerano l’isola più pittoresca dell’arcipelago.
Buona parte dei 795 kmq della superficie di questa isola sono ricoperti di lava solidificata nei toni del nero, del rosa, del viola e dell’ocra, punteggiata da circa 300 coni vulcanici.
A Lanzarote si viene soprattuto per le spiagge: quelle del nord, in particolare, sono adatte al surf, specie La Santa con le sue onde imponenti. La costa di Lanzarote si estende per 250 km, ma di questi solo 30 sono costituiti da spiagge di sabbia, alcune delle quali frequentate da naturisti.
Diversamente dalle lunghe spiagge di Fuerteventura, queste sono in genere molto piccole, di sabbia dorata o bianca. Spiagge particolarmente belle si trovano a nord di Arecife.
L’originale architettura di César Manrique (pittore, scultore, architetto, urbanista e restauratore), in perfetta armonia con l’ambiente, è un’altra delle attrazioni dell’isola. La casa, che concreta il sogno dell’artista di una vita quotidiana immersa armonicamente nella natura circostante, oggi ospita un museo d’arte moderna con diversi lavori e progetti di Manrique stesso e di altri artisti tra cui: Pablo Picasso, Antoni Tàpies, Joan Miró e Jesús Soto.
La Gomera, l’isola rotonda
Le sue lussureggianti foreste la rendono l’isola più verde delle Canarie. Pochi turisti, è la meta perfetta per trekking ed escursioni in un ambiente autentico e incontaminato.
Con soli 378 kmq di estensione, conta poche strutture turistiche e piccole spiagge di sabbia e ciottoli. Molti vengono in visita a La Gomera per un’escursione giornaliera dalla vicina Tenerife.
Viene visitata perlopiù per il suo valore paesaggistico: profonde gole, cime montuose, foreste di lauri immerse nella nebbia e pendii terrazzati che compensano la mancanza di ampie spiagge sabbiose.
Rimane uno dei pochi posti al mondo dove si può ammirare una foresta di alloro dal clima umido subtropicale che raggiunge i 40 metri di altezza.
Da non perdere le scogliere uniche e affascinanti di Los Órganos, accessibili solo in barca o il Parque Nacional de Garajonay, la più ampia area di antiche foreste incontaminate dell’isola. Un quinto di questo parco è stato distrutto purtroppo da un incendio nel 2012.
In passato, La Gomera fu riscoperta da coloro che cercavano uno stile di vita alternativo e divenne simbolo di natura incontaminata. Oggi, le autorità sono impegnate a mantenere un equilibrio tra l’economia tradizionale e quella del turismo e si sforzano di proteggere il paesaggio naturale dai potenziali pericoli connessi a uno sviluppo incontrollato.
La Palma, l’isola bella o l’isola verde
Quest’isola, lontana dal turismo di massa e Riserva della Biosfera, è anche chiamata Starlight : i cieli limpidi e protetti offrono condizioni imbattibili per osservare le stelle .
Potresti immergerti nella natura lussureggiante, scoprire le cascate , la spiaggia nera di Puerto Naos, il centro storico di Santa Cruz De La Palma: adorerai questo angolo di paradiso.
Purtroppo, il 19 settembre del 2021 è iniziata l’eruzione del Cumbre Vieja sull’isola. La sua vetta raggiunge i 1.949 metri sul livello del mare. L’eruzione è durata 85 giorni e 18 ore ed è stata caratterizzata da intense piogge di cenere e grandi colate laviche che sono giunte fino al mare. Tutto questo ha causato lo sgombero di una parte della popolazione e seppellito alcuni villaggi.
L’eruzione vera è propria è terminata il 13 dicembre e da quella data è iniziato un periodo di assestamento. Oggi la lava ricopre 1.218 ettari di terreni, di cui 370 erano dedicati alle coltivazioni, entro un perimetro di 60,9 chilometri.
Gli esperti avvertono, però, che l’attività nel sottosuolo dell’isola continua, che continuerà per molto tempo e che la popolazione locale dovrà abituarsi ai periodici terremoti.
Il vulcano non ha potuto distruggere la bellezza della Palma e le mille ragioni che la rendono “La Isla Bonita”.
Inizia ora la ricostruzione di quel 10% della superficie dell’isola interessata da questo fenomeno naturale. Pertanto, non è ancora possibile accedere ad alcune aree interessate dal vulcano.
Nel caso tu volessi visitarla, anche facendo un’escursione di un giorno con partenza dall’isola di Tenerife, ti consiglio di consultare il sito originale dell’isola La Palma.
El Hierro, l’isola piccola
È sicuramente l’isola più selvaggia e autentica , meta perfetta per il turismo rurale: è la prima isola al mondo ad essere sostenibile al 100% grazie a un sistema in grado di sfruttare l’energia idroelettrica ed eolica dell’isola.
Già negli anni ’90 l’isola ha adottato un modello di sviluppo sostenibile , puntando su riciclo, agricoltura biologica e trasporti ecocompatibili. È sicuramente un esempio da seguire nel mondo ed è anche un vero gioiello. Uno dei fondali oceanici più belli del mondo, ripide scogliere, il bellissimo contrasto tra i campi di lava e le verdi foreste promettono una vacanza indimenticabile.
L’isola più piccola tra le isole canarie, è ancora in gran parte incontaminata dal turismo per via dell’assenza di spiagge sabbiose.
Nel 2000, l’Unesco ha dichiarato El Hierro come Riserva della Biosfera e nel 2014, Geoparco, alla luce del suo ecosistema ambientale e dei programmi relativi all’energia sostenibile.
I territori selvaggi, immersi nella nebbia e spesso ricoperti da fitte foreste di pini, sono un paradiso per i naturalisti: alcuni tratti possono essere raggiunti solo a piedi.
Non meno affascinante è la riserva marina naturale del sud, un paradiso per i sub.
Siamo scollegati dalla natura, siamo feriti dallo Spirito verso l’esterno, e questo ha causato la maggior parte dei problemi del mondo odierno.
dianne sylvan
Consigli per un turismo responsabile alle Isole Canarie
- Mancano piste ciclabili sulla maggior parte delle isole. Quindi fai attenzione a rispettare i ciclisti se stai guidando.
- Con temperature elevate e paesaggi aridi e, naturalmente, vento, tanti incendi boschivi sono stati un problema nelle Isole Canarie. I più gravi sono state a La Gomera e a Tenerife nel 2012, con la prima che ha perso oltre un decimo della sua Riserva Naturale protetta di Garajonay, patrimonio mondiale dell’UNESCO. È molto importante, durante le escursioni a piedi o in bicicletta nelle parti remote delle isole, prestare attenzione. È facile vedere che in molti punti c’è tanta flora, quindi niente fiammiferi, niente barbecue e niente fuochi notturni sotto le stelle.
- Fare escursioni con il caldo estremo può essere pericoloso e quindi, cammina sempre al mattino presto e nel tardo pomeriggio e bevi molto.
- Compra sempre un’assicurazione prima di intraprendere un viaggio alle Canarie, anche se stai solo andando in vacanza a piedi. Non sai mai cosa potrebbe succedere.
- Sii responsabile a nuotare alle Isole Canarie. Questo è l’Atlantico e le correnti sono molto forti. Ci sono molte spiagge con bagnini, ma rispetta sempre i segnali di bandiera. Sono abbastanza facili: il verde significa che è sicuro nuotare, il giallo significa fare attenzione e il rosso significa che è vietato nuotare. Rimani anche all’interno delle zone di bandiera, in modo che tu possa essere visto dai bagnini. Un altro buon consiglio, se non ci sono persone del posto che nuotano, dovrai capire che non è un posto sicuro per nuotare.
- L’acqua è un grosso problema alle Isole Canarie. Le isole si procurano l’acqua in due modi: in generale, quelle occidentali si riforniscono dalle acque sotterranee e quelle orientali attraverso la desalinizzazione dell’acqua di mare. Quindi, quando vedi un cartello che ti chiede di stare molto attento all’utilizzo dell’acqua, significa che sul serio devi stare attento al consumo dell’acqua. Qualche consiglio? Non fare la doccia tre volte al giorno, non insistere affinché le lenzuola e gli asciugamani vengano lavati continuamente, non lasciare il rubinetto aperto quando ti lavi i denti.
Vulcani, boschi millenari, spiagge paradisiache, dune di sabbia, scogliere scoscese, piscine naturali, cascate, mari pieni di vita e un cielo limpido e protetto costituiscono uno degli ecosistemi più preziosi al mondo. Per tale motivo il 40% del territorio delle isole Canarie è protetto a livello ambientale.
Se ti interessa fare un viaggio responsabile alle Isole Canarie devi sapere che sono viaggi rivolti a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza di luoghi e culture, incontrare nuove persone, fare esperienze autentiche in maniera consapevole e attenta alle conseguenze del proprio viaggiare.
Se sei intenzionato a vivere un’esperienza autentica in una di queste meravigliose isole, contattami per una consulenza o lasciami un commento sotto!
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