Il viaggio responsabile contribuisce a creare luoghi migliori sia per le persone che li abitano, sia per quelli che li visitano. Per quelli che viaggiano come turisti e per quelli che vivono grazie a questi, esiste un unico obbiettivo condiviso!
Cioè, sviluppare e promuovere nuove forme di turismo, le quali porteranno il più grande beneficio possibile a tutti i partecipanti, viaggiatori, popoli ospitanti e aziende turistiche. Tutto questo senza causare danni ecologici e sociali.

Il viaggio responsabile, parola chiave nel settore del turismo!
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Proprio come “eco-friendly” e “sostenibile”, il viaggio responsabile è diventato negli ultimi anni una delle parole chiave nel settore del turismo.
È passato un anno da quando è iniziata la pandemia di Covid-19 e siamo bloccati a casa ancora oggi, fantasticando sulla felicità e la libertà di viaggiare.
Là fuori, le economie che dipendono dai viaggiatori stanno appassendo. I parchi safari sono vuoti, le case da tè nepalesi sono triste senza visitatori, le guide dei parchi naturali nel mondo non hanno nessuno da accompagnare.
Magari l’attuale crisi ci spingerà verso un modo di viaggiare più responsabile e ponderato che riduce al minimo le emissioni di carbonio, gestisce il sovraffollamento turistico e massimizza il contributo alle economie locali.
Hotel, tour operator, attrazioni turistiche e altre organizzazioni associate iniziano seriamente a impegnarsi per la conservazione e la sostenibilità nel mondo del turismo.
Sfortunatamente, altri usano questo termine: responsabilità, nel tentativo di rendere più verde la loro imagine mentre incassano un rapido aumento di popolarità.
Il viaggio responsabile ( noto anche come turismo sostenibile o viaggio eco-sostenibile ) è fondamentalmente un termine generico. Viene spesso usato come una frase generica, raggruppando dozzine di parole d’ordine “green” e questioni etiche. Il turismo della fauna selvatica, i viaggi di volontariato, i problemi di conservazione sono dei esempi tangibili.
Ma cos’è esattamente il viaggio responsabile?

Cos’è un viaggio responsabile?
Come si può dedurre dalle parole della Dichiarazione di Cape Town sul Turismo Responsabile nelle Destinazioni, è necessario un grande lavoro da parte dei paesi di tutto il mondo per “migliorare i luoghi dove le persone vivono e migliorare i luoghi visitati dalle persone”.
Il turismo responsabile ha a che fare con la minimizzazione degli impatti negativi e la massimizzazione di quelli positivi.
Questo nuovo ruolo del consumatore nel mercato del turismo nasce sulla base di due tendenze sempre più diffuse. Come per esempio, l’esigenza di vacanze diverse e più emozionanti e la crescente consapevolezza dell’impatto negativo che un certo tipo di viaggi esercita sui deserti, le foreste, le spiagge e le montagne di tutto il mondo. Questi due fattori hanno contribuito ad accrescere l’interesse verso un turismo etico e responsabile.
Cosa possiamo fare noi, viaggiatori responsabili?
Noi, viaggiatori responsabili, sempre di più scegliamo di acquistare caffè o banane equo-solidali, a dispetto del prezzo a volte leggermente più alto. Questo perché sappiamo che con questo semplice gesto potremo sostenere dei piccoli coltivatori bisognosi, anziché le grandi multinazionali.
Allo stesso modo, un numero sempre più elevato di noi, inizia a prendere le distanze dal turismo di massa, orientandoci verso la realtà, emergente dei viaggi responsabili.
Cosí come il commercio equo favorisce i produttori locali, anche il turismo etico porta benefici ai paesi ospitanti e ai loro lavoratori.
Invece di limitarsi a sentir solo parlare o a leggere qua e là di vacanze responsabili o equo-solidali, la gente potrà vivere questa esperienza in prima persona. E questo la dice lunga su quanto sia cambiato in meglio il settore del turismo.

Come sta cambiando il viaggio?
SCOPRI I BENEFICI DEL VIAGGIO RESPONSABILE
Partiamo dal presupposto che viaggiare è inteso come strumento di compensazione e integrazione sociale, fuga, comunicazione, strumento per aprire la mente, libertà e auto-determinazione, auto-realizzazione e felicità. I bisogni dei turisti sono cambiati e il desiderio di una ricreazione emozionale attraverso attività ed esperienze che non sono possibili nella vita quotidiana crescerà.
Molti viaggiatori stanno incominciando a domandare di più, dando più o meno per scontata la soddisfazione dei loro bisogni elementari. Un esempio? Il buon cibo e i alloggi confortevoli. Ciò che ora vogliono trovare in aggiunta a questo, è la soddisfazione dei bisogni sociali: il contatto con altre persone e l’autorealizzazione attraverso attività creative, la conoscenza e l’esplorazione.
Negli ultimi trent’anni, le nazioni del Terzo mondo hanno attirato milioni di visitatori. Li hanno fatto rilassare su splendide spiagge lambite da acque coralline e li hanno accolti nei loro modernissimi hotel costruiti in serie, tutti identici nell’aspetto.
Come mai questo cambiamento?
A partire dalla metà degli anni Novanta, tuttavia, questo genere di turismo ha iniziato a perdere d’interesse, con una conseguente riduzione dei benefici economici per le nazioni ospitanti. In alcuni luoghi, nel giro di appena una generazione, le spiagge sono diventate invivibili, i villaggi pacchiani, i litorali impresentabili e gli intrattenimenti banali e ripetitivi.
Alla luce di tutto questo, i pacchetti vacanze, il turismo di massa e i viaggi nelle località esotiche di lusso hanno cominciato a cedere il passo ai soggiorni ecologici, una nuova realtà che riesce a preservare l’ambiente e contribuisce a migliorare il benessere delle popolazioni locali.
Questa felice alternativa – che invita a visitare, oltre alle spiagge, anche le zone dell’entroterra – si è ben presto rivelata appetibile anche per quei paesi che credevano di non avere nulla da offrire ai turisti. Foreste tropicali, laghi bollenti, deserti torridi e tundre selvagge sono cosi diventati meraviglie naturali sempre più gettonate.
I viaggi responsabili ed ecologici rappresentano oggi la dimensione ideale per quei sempre più numerosi viaggiatori desiderosi di abbandonare la strada del conformismo.
Sempre più viaggiatori responsabili stanno iniziando a cercare guide locali ben informate. Vogliono sostenere le attività commerciali locali, acquistare direttamente da artigiani e cooperative locali e viaggiare per poter portare vantaggio alle popolazioni locali dei luoghi che stanno visitando.
Questo tipo di turismo basato sulla comunità è l’essenza del viaggio veramente responsabile. Ed è per questo che il movimento è importante.

Come diventare un viaggiatore responsabile?
COME PORTARE BENEFICI ALLE PERSONE E AI LUOGHI CHE VISITIAMO
La chiave per noi viaggiatori è fare più ricerche possibili prima di partire. Più saremo informati sulle varie questioni associate al viaggio responsabile, più saranno azzeccate le nostre scelte.
Ma prima di tutto, dobbiamo tenere conto che dovremo avere una linea di pensiero che ci consentirà non solo di trarre il massimo di ogni nostro viaggio, ma anche di portare benefici alle persone e ai luoghi con cui entreremo in contatto.
- Impariamo il più possibile sulle nazioni che intendiamo visitare
Dobbiamo iniziare a goderci il viaggio ancora prima di partire, consultando tutte le fonti di informazioni a nostra disposizione. Fare un salto in biblioteca e cercare dei libri sulla cultura, la religione, l’ambiente, la storia e la politica di un paese può rivelarsi molto utile. Chi preferirà un viaggio comprato in agenzia, avrà il consulente che saprà dare lui stesso dei consigli giusti sul posto che si andrà a visitare.
- Il costo della vacanza
Dobbiamo riflettere bene su dove finiranno i nostri soldi. Andare al risparmio va benissimo, ma cerchiamo di fare in modo che la maggior parte del nostro denaro entri nelle tasche della popolazione. Beviamo birra o succhi di frutta locali, anziché ordinare prodotti di importazione e scegliamo sempre sistemazioni che siano di proprietà degli abitanti del posto.
- Cultura
Apriamo la mente a nuove culture e tradizioni per rendere la nostra esperienza di viaggio ancora più coinvolgente. Facciamo attenzione a vestirci e comportarci nel modo più appropriato, cosí da guadagnarci più facilmente l’accoglienza della popolazione. Rispettiamo le leggi e le abitudini locali in materia di alcol e droga, ricordando che variano da paese a paese e, talvolta, da comunità a comunità.
- Quant’è profonda la nostra impronta?
Dobbiamo ridurre al minimo l’impatto ambientale. Pensiamo a quello che sarà della nostra immondizia: utilizziamo prodotti biodegradabili. Evitiamo di sprecare le risorse di cui c’è meno abbondanza, quali acqua, la benzina e l’elettricità. Aiutiamo a preservare la fauna e gli habitat naturali rispettando le norme vigenti: non abbandoniamo mai i sentieri prestabiliti, non danneggiamo le barriere coralline e non acquistiamo prodotti ricavati dall’impiego di specie animali e vegetali protette.
- Guide
La guida turistica è un buon punto di partenza, ma non deve diventare la nostra “bibbia”. Dobbiamo parlare con la gente del posto e vivremo la nostra avventura in prima persona!
- Fotografie
Non dobbiamo trattare gli abitanti locali come se fossero parte del paesaggio, perché non è detto che vogliono lasciarsi fotografare. Mettiamoci nei loro panni: chiediamo sempre il permesso e rispettiamo il loro volere.
Attraversa il cielo e la terra come un nomade, incontra meraviglie e colori sconosciuti e rendili tuoi amici: questa è la vera ricchezza nella vita.
Fabrizio Caramagna

Il futuro viaggio responsabile
SCOPRI COME VIAGGIARE E PROTEGGERE L’AMBIENTE
Ai miei occhi, il viaggio responsabile dovrebbe essere molto più di una semplice parola d’ordine. Un viaggio responsabile, etico, sostenibile ed ecologico dovrebbe essere qualcosa che tutti noi, viaggiatori faremo come pratica standard , non solo come pratica nel migliore dei casi.
Ma cosa stiamo facendo per risolvere il problema? Noi consumatori possiamo effettivamente fare qualcosa? La risposta è si e in quanto consumatori, non solo di vacanze ma anche di prodotti e servizi, stiamo iniziando a renderci conto del nostro potere.
Tuttavia, il problema reale sta nel fatto che, sebbene alcune persone si pongono questioni etiche, solo pochi di noi si comportano in modo eticamente responsabile quando si tratta di acquistare. Noi, i pochi consumatori che abbiamo avuto l’illuminazione etica non solo tenteremo a comprare banane del commercio equo-solidale, ma probabilmente mediteremo con cura sul tipo di vacanza da fare e sul modo in cui spenderemo i nostri soldi.
Siamo coscienti dunque, del fatto che le culture, gli ambienti naturali e l’economia dei paesi che visitiamo sono fragili e hanno bisogno del nostro impegno per garantire che la nostra presenza abbia un effetto positivo e duraturo nel tempo. Il turismo può rappresentare un grande aiuto per le comunità locali, poiché genera profitti, scambi culturali e gli incentivi finanziari necessari per proteggere l’ambiente naturale.
Il perché dei viaggi responsabili
Il viaggio responsabile dovrebbe essere il modo in cui tutti viaggiano, perché è la cosa giusta da fare per gli ecosistemi locali, le persone e gli animali che lo abitano e il pianeta nel suo insieme. Un viaggio responsabile dovrebbe essere semplicemente la norma.
Mi auguro che, con le giuste conoscenze, le giuste informazioni e i giusti paradigmi, ogni singolo viaggiatore impari a fare scelte etiche e responsabili in ogni aspetto delle proprie avventure.
Spero che man mano che cresce la consapevolezza dei problemi di viaggio responsabile, sia i viaggiatori individuali che l’industria dei viaggi nel suo insieme continuino a fare scelte più consapevoli e responsabili.
E mi auguro che, in futuro, un viaggio responsabile diventi semplicemente il modo normale di viaggiare.

Come si devono comportare le agenzie e i tour operator di viaggi responsabili?
CREA LUOGHI MIGLIORI DA VIVERE E DA VISITARE
Al giorno d’oggi è difficile trovare un tour operator, un’attrazione turistica o un resort che non stia cercando di attirare potenziali clienti con affermazioni di pratiche responsabili, sostenibili ed eco-compatibili.
Aziende turistiche che si dichiarano responsabili, offrono ancora tour a cavallo di elefanti. Destinazioni ampiamente apprezzate per le loro offerte di eco-turismo, come il Sud Africa, consentono ancora di camminare con i leoni. Gli hotel “ecologici” assumono ancora manodopera a basso costo da paesi stranieri piuttosto che impiegare gente del posto.
Nel tentativo di massimizzare i profitti, spendono più tempo e denaro per pubblicizzarsi come “green” di quanto non facciano per implementare effettivamente pratiche aziendali che riducano al minimo il loro impatto ambientale negativo.
Le agenzie di viaggio responsabili invece, dovranno limitare fortemente il loro impatto negativo sull’ambiente e sulla popolazione locale, sforzandosi di avere un impatto positivo. Dovrebbero servire e beneficiare i bisogni economici e sociali delle popolazioni locali, non sminuirli.
L’obiettivo è quello di creare luoghi migliori da vivere e da visitare, per chi ospita e per chi è ospitato e sarà ottenuto seguendo percorsi diversi in luoghi diversi. Le agenzie di turismo e i tour operator si devono assumere la responsabilità di creare una forma di turismo migliore e di valorizzare l’esperienza turistica e l’industria per creare migliori forme di turismo.
I viaggi responsabili, i viaggi del futuro
CREDI NELLA SOSTENIBILITÀ E SCEGLI UN VIAGGIO ETICO
Le vacanze responsabili sono delle vere vacanze e a lungo andare viaggiare responsabilmente diventerà come il cibo organico, un must. Ovvero qualcosa di migliore per i consumatori, per il Pianeta e per la gente locale. Le vacanze responsabili potranno diventare le esperienze di viaggio preferite da un numero crescente di consumatori che aspirano a un dialogo tra coloro che ospitano e i loro clienti.
I tour operator giocano un ruolo importante nel plasmare e determinare la sostenibilità, ma è nelle destinazioni che il turismo ha bisogno di essere gestito in modo sostenibile. Deve diventare un mezzo per fuggire dalle esperienze superficiali di molti pacchetti per turisti, un modo più umano di pensare al turismo.
Rimane comunque fondamentale affermare che solo le singole persone in veste di consumatori, di turisti o di viaggiatori, o nello svolgere il proprio lavoro negli hotel o nei tour operator, come guide, receptionist, giardinieri, possono assumersi la responsabilità a fare la differenza.
E come piace dire a me, scegliere un viaggio etico significa fare una vacanza migliore, senza sensi di colpa. Noi turisti possiamo essere parte della soluzione e non del problema, perciò continuiamo pure a visitare i paesi più poveri, perché i sorrisi che incontreremo possono essere davvero sinceri.






Se ti interessa fare un viaggio responsabile devi sapere che sono viaggi rivolti a tutti coloro che vogliono viaggiare per approfondire la conoscenza di luoghi e culture, incontrare nuove persone, fare esperienze autentiche in maniera consapevole e attenta alle conseguenze del proprio viaggiare.
Se vuoi capire di più cosa significa un viaggio responsabile e solidale e se sei intenzionato a vivere un’esperienza autentica in uno dei paesi dove io viaggio di solito, contattami per una consulenza o lasciami un commento sotto!
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